(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,
e sfrena il tuo volo dove più ferve l'opera dell'uomo.
Però non ingannarmi con false immagini
ma lascia che io veda la verità
e possa poi toccare il giusto.
Da qui, messere, si domina la valle
ciò che si vede, è.
Ma se l'imago è scarna al vostro occhio
scendiamo a rimirarla da più in basso
e planeremo in un galoppo alato
entro il cratere ove gorgoglia il tempo.
R.I.P. - (Requiescant In Pace)
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Cavalli corpi e lance rotte
si tingono di rosso,
lamenti di persone che muoiono da sole
senza un Cristo che sia là.
Pupille enormi volte al sole
la polvere e la sete
l'affanno della morte lo senti sempre addosso
anche se non saprai perchè.
Requiescant in pace. Requiescant in pace.
Requiescant in pace. Requiescant in pace.
Su cumuli di carni morte
hai eretto la tua gloria
ma il sangue che hai versato su te è ricaduto
la tua guerra è finita
vecchio soldato.
Ora si è seduto il vento
il tuo sguardo è rimasto appeso al cielo
sugli occhi c'è il sole
nel petto ti resta un pugnale
e tu no, non scaglierai mai più
la tua lancia per ferire l'orizzonte
per spingerti al di là
per scoprire ciò che solo Iddio sa
ma di te resterà soltanto
il dolore, il pianto che tu hai regalato
per spingerti al di là
per scoprire ciò che solo Iddio sa.
Per spingerti al di là,
per scoprire ciò che solo Iddio sa...
Metamorfosi
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Uomo
non so
se io somiglio a te
non lo so
sento che però non vorrei
segnare i giorni miei coi tuoi
no no
Il giardino del mago
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Da bambino ci montavo su
al cavallo con la testa in giù
galoppavo senza far rumore
gli zoccoli di legno che volavano sui fiori
non sciupavano i colori.
Stan cantando al mio funerale
chi mi piange forse non lo sa
che per anni ho cercato me
e passo dopo passo con le spine ormai nei piedi
tanto stanco stanco.
Io sono arrivato nel giardino del mago
dove dietro ogni ramo crocifissi ci sono
gli ideali dell'uomo.
Grandi idee invecchiate nel giardino del mago
io sto appeso ad un ramo dentro un quadro che balla
sotto un chiodo nell'aria
sono la che ho bisogno di carezze umane più di te.
E il tempo va il tempo va passa
e il tempo va il tempo va passa e va.
E tu che fai e tu che fai e tu
e tu che fai e tu che fai che fai ?
Sono finito ormai quaggiù ma vieni via ma vieni via vieni via !
Non posso tornare resterò
se resterai se resterai che farai ?
Ogni creatura del giardino del mago
vive tutto il suo tempo dentro in un albero cavo.
C'è chi ride chi geme
chi cavalca farfalle
chi conosce il futuro
chi comanda alle stelle come un re
comanda le stelle, comanda le stelle,
comanda le stelle, comanda le stelle,
ma chi è che comanda da sé...
Com'è strano oggi il sole
non si fa scuro chissà perché
forse la sera non verrà
a uccidermi ancora
ha avuto pietà solo ora.
Per pietà della mia mente che se ne va
il giorno aspetterà
per me si fermerà un po' di più
vedo già foglie di vetro
alberi e gnomi corrersi dietro
torte di fiori e intorno a me
leggeri cigni danzano
a che serve poi la realtà.
Coi capelli sciolti al vento
io dirigo il tempo
il mio tempo
là negli spazi dove morte non ha domini
dove l'amore varca i confini
e il servo balla con il re
corona senza vanità
eterna è la strada che va.
L'evoluzione
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Prova, prova a pensare un po' diverso
niente da grandi dei fu fabbricato
ma il creato s'è creato da sé
cellule fibre energia e calore.
Ruota dentro una nube la terra
gonfia al caldo tende le membra.
Ah la madre è pronta partorirà
già inarca il grembo
vuole un figlio e lo avrà
figlio di terra e di elettricità.
Strati grigi di lava e di corallo
cieli umidi e senza colori
ecco il mondo sta respirando
muschi e licheni verdi spugne di terra
fanno da serra al germoglio che verrà.
Informi esseri il mare vomita
sospinti a cumuli su spiagge putride
i branchi torbidi la terra ospita
strisciando salgono sui loro simili
e il tempo cambierà i corpi flaccidi
in forme utili a sopravvivere.
Un sole misero il verde stempera
tra felci giovani di spore cariche
e suoni liberi in cerchio muovono
spirali acustiche nell'aria vergine.
Ed io che stupido ancora a credere
a chi mi dice che la carne è polvere.
E se nel fossile di un cranio atavico
riscopro forme che a me somigliano
allora Adamo non può più esistere
e sette giorni soli son pochi per creare
e ora ditemi se la mia genesi
fu d'altri uomini o di quadrumani.
Adamo è morto ormai e la mia genesi
non è di uomini ma di quadrumani.
Alto, arabescando un alcione
stride sulle ginestre e sul mare
ora il sole sa chi riscaldare.
La conquista della posizione eretta
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Steli di giunco e rughe d'antica pietra
odore di bestia orma di preda
nient'altro vede il mio sguardo prono
se curva è la mia schiena.
Potessi drizzare il collo oltre le fronde
e tener ritto il corpo opposto al vento
io provo e cado e provo
e ritto sto per un momento.
L'urlo rintrona per la volta tutta
fino ai vulcani sale e poi resto a guardare
e bevono i miei occhi i voli i salti
le mie foreste e gli altri.
E dove l'aria in fondo tocca il mare
lo sguardo dritto può guardare.
Cento mani e cento occhi
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Laggiù altri ritti vanno insieme
insieme stan cacciando carni vive
bocche affamate braccia forti
scagliano selci aguzze con furore
devo fuggire o farmi più dappresso a loro.
Sulla tua canna mi offri carni
che non ho certo conquistato io con la mia forza
che gesto è questo non s'addice a un forte
la preda è vostra e dunque vostro è il grasso pasto.
Di cento mani è la mia forza
e cento occhi fanno a noi la guardia
tu sei da solo.
La nostra forza è in cento mani
e cento occhi fanno a noi la guardia
tu sei da solo.
Tu ora se vuoi puoi andare
oppure restare e unirti a noi.
E da un branco una tribù che va
da un villaggio una città
gente che respira a tempo
uomini rinchiusi dentro scatole di pietra
dove non si sente il vento.
Ma la voglia di fuggire che mi porto dentro
non mi salverà.
Fate cerchio intorno ai fuochi presto
presto con le pietre presto
che siamo pronte taglienti e aguzze
altri mani uccideranno e ci sarà più cibo.
Ma la voglia di fuggire che mi porto dentro
non mi salverà.
750.000 anni fa ...l'amore?
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Già l'acqua inghiotte il sole
ti danza il seno mentre corri a valle
con il tuo branco ai pozzi
le labbra secche vieni a dissetare.
Corpo steso dai larghi fianchi
nell'ombra sto, sto qui a vederti
possederti, si possederti... possederti...
Ed io tengo il respiro
se mi vedessi fuggiresti via
e pianto l'unghie in terra
l'argilla rossa mi nasconde il viso
ma vorrei per un momento stringerti a me
qui sul mio petto
ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me
io non posso possederti possederti
io non posso fuggiresti
possederti io non posso...
Anche per una volta sola.
Se fossi mia davvero
di gocce d'acqua vestirei il tuo seno
poi sotto i piedi tuoi
veli di vento e foglie stenderei.
Corpo chiaro dai larghi fianchi
ti porterei nei verdi campi e danzerei
sotto la luna danzerei con te.
Lo so la mente vuole
ma il labbro inerte non sa dire niente
si è fatto scuro il cielo
già ti allontani resta ancora a bere
mia davvero ah fosse vero
ma chi son io uno scimmione
senza ragione senza ragione senza ragione
uno scimmione fuggiresti fuggiresti
uno scimmione uno scimmione senza ragione
tu fuggiresti, tu fuggiresti...
Miserere alla storia
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Gloria a Babele
rida la Sfinge ancora per millenni
si fabbrichi nel cielo fino a Sirio
schiumino i cavalli sulla Via Lattea
ma...
Quanta vita ha ancora il tuo intelletto
se dietro a te scompare la tua razza ?
Ed ora io domando tempo al Tempo ed egli mi risponde... non ne ho!
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Ruota eterna ruota pesante
lenta nel tuo cigolio
stai schiacciando le mie ossa e la mia volontà.
Meccanismo fatto di croci
coi tuoi fantocci attaccati
che pendono dai tuoi raggi
e girano coi tuoi ingranaggi
va...
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai.
Cambia i volti non cambia niente
lo sperma vecchio dei padri
ho urlato forte la mia rabbia
ma agonizzo anch'io anch'io.
Ah ruota gigante
perché dunque mi fai pensare
se nel tuo girare
la mente poi mi frenerai.
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
mai e va.
Canto nomade per un prigioniero politico
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
In questi giorni è certo autunno giù da noi
dolce Marta, Marta mia
ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia,
eravamo liberi, liberi.
Sul muro immagini grondanti umidità,
macchie senza libertà,
ascolta Marta, in questo strano autunno
i tuoi cavalli gridano, urlano incatenati ormai
cosa dire, soffocare, chiuso qui perché...
prigioniero per l'idea, la mia idea perché.
Lontano è la strada che ho scelto per me
dove tutto è degno di attenzione perché vive, perché è vero, vive il vero.
Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade
questa cella è piena della mia disperazione, tu che puoi non farti prendere.
Voi condannate per comodità, ma la mia idea già vi assalta.
Voi martoriate le mie sole carni, ma il mio cervello vive ancora... ancora.
Lamenti di chitarre sospettate a torto,
sospirate piano,
e voi donne dallo sguardo altero
bocche come melograno, non piangete
perché io sono nato, nato libero,
libero.
Non sprecate per me una messa da requiem,
io sono nato libero.
Non mi rompete
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.
Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto.
La città sottile
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Tu chi sei, città non città
che vivi appesa in giù alle tue corde d'aria ferma.
Travi, tubi senza dimensioni,
freddi quarzi invecchiati.
I tuoi mille ascensori di carta velina
che vanno su e giù senza posa,
nessuno che scende, nessuno mai sale.
Sottile non città che reggi tutto su niente :
ogni retta poggia su se stessa,
ogni curva su se stessa,
assurdi equilibri spostati.
Luci opache le tue rare stelle,
il tuo sole è spirato.
Che altro ti resta se non l'uomo nudo
che io vedo ogni giorno
quel pazzo padrone,
poeta o predone che vive sull'ultima trave.
Si frega le mani poi ride, o non ride...
saltella leggero
dal trave a una curva
ma oggi l'ho visto tuffarsi nel vuoto
così d'improvviso
però non so dire
se urlasse o ridesse.
Qui il vento non soffia i rumori ma c'è il silenzio
che sa scrivere nell'aria ferma.
Sottile non città fra i tuoi perenni grigi sola.
Dopo... niente è più lo stesso
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Forte treno impaziente treno dritto sulla giusta via sei arrivato.
Ad ogni passo baci i miei stivali, terra mia, ti riconosco.
Possente terra come ti invocavo
nei primi giorni in cui tuonava il cannone.
Montagne che fermate il mio respiro, siete sagge come allora ?
Lascia il fucile la mia spalla e cade giù la gloria
la gloria ?!
Torna l'uomo con la sua stanchezza infinita.
E sono questi i giorni del ritorno
quando sui canneti volan basse le cicogne
e versano il candore delle piume
dentro i campi acquitrinosi, e poi fra i boschi volan via.
Sono questi i giorni del ritorno
rivedere viva la mia gente viva,
vecchi austeri dalle lunghe barbe bianche
le madri fiere avvolte dentro scuri veli.
E piange e ride la mia gente e canta...
allora è viva la mia gente, vive.
Canti e balli nella strada volti di ragazze come girasoli
cose che non riconosco più.
Per troppo tempo ho avuto gli occhi nudi e il cuore in gola.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine.
Perdio ! ma che m'avete fatto a Stalingrado !?!
Difensori della patria, baluardi di libertà !
Lingue gonfie, pance piene non parlatemi di libertà
voi chiamate giusta guerra ciò che io stramaledico !!!
Dio ha chiamato a sé gli eroi, in paradiso vicino a Lui.
Ma l'odore dell'incenso non si sente nella trincea.
Il mio vero eroismo qui comincia, da questo fango.
T'ho amata donna e parleranno ancora i nostri ventri.
Ma come è debole l'abbraccio in questo incontro.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io,
vedo che, vedo che niente è più lo stesso, ora è tutto diverso.
Perdio ! ma che cos'è successo di così devastante a Stalingrado !?!
L'Albero del Pane
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
L'accampamento dell'inverno ha già posto l'assedio
ma ha scolpito il sole nel mio cuore
per ricordarne il calore.
Non resterò seduto a riva mentre l'acqua cammina
riappoggiando il passo nei suoi remi
seguirò nuovi sentieri
e lascerò così
volar via dal capo la cenere
l'albero del pane ricrescerà
vicino, vicino a me.
Io voglio sentire la mia voce cantare, cantare di più,
sempre di più.
La pioggia bussa alla mia schiena ma non cerco rifugio
non si getti terra su di me,
il gallo chiama ogni giorno.
Addolcirò così la mia lingua gonfia di polvere
l'albero del pane mi sfamerà,
io voglio sentire il mio canto salire, salire di più
sempre di più.
Metamorphosis
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
You man,
that's right,
can dream your wings now can fly full of tears,
run walkin' about upon your mind,
follow
we don't need your way,
no, no, noooo!!!!!
Outside
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
What is made of plastic
But not a dog-gone region
But see the walls are crumbled
With dope they drive away
Where do we come from
We come from beyond the sun
And lave has lost its flavot
It’s got to have a gimmick
That rape the old romantics
They switch to our machines
Where do we come from?
The outside
We have no trick to show you
To fit your sense of humor
No funny wine or toys
That explode and riddle you
Where do we come from
We come from beyond the sun
Is man who live on this earth
All returning
There’s more space up there for birth
And believe the breaks of difference and changes
While inside they dream of fame
And we come, come to your seas and fields
Such a rich land
Then why does it seems a desert?
And the minds of dark oasis are concealed
In our world we make them gods
What is it that we give to you
Power of vision to see beyond your fears
It’s power who you are
The troubles that share your lives
You are the world
It’ power who you are
Trouble you are the world
Leave me alone
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Please do not wake me
it's too early
let me keep on sleeping deep into this slumber
sleep that's peaceful as a baby's
sleep that's roaring like a drunk with snores like thunder
Why must you bother
it's for dreamer
when I'm dreaming that I'm flighing without an airplane
in a chariot you can see through
pulled by horses from the kingdom
of the south wind
of the south wind with breezes
Please do not wake me
it's too early
let me keep on sleeping deep
into this slumber
time for daylight
time for heartaches
many hours that never fill with laughter
you'll see my eyes are crying...
Nothing's the same
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Speeding train
You empassioned train
Sliding down the steeel, and hurry
We're home now
With every step I want to kiss the sweet ground
Am I home or am I dreaming?
Below the country
Could you hear me call you
About the drinking of the cattle on Thursday
Were you wiser in the old days?
Madmen you don't even care
And people follow your glory, glory
And trade your lives for triffledom, never loving
Years are days
I long for coming home
To see the mistles lying
Along swaying marshes
With the white glooms gleaming
And the cattle swishing
And the sponges, birds below
Watch them sailing through the forest
Years are days
I long for coming home
To see my people living
See the old man pooring
From the long white and ready moaning
Shows me that
Cannot wait to ask where ypu've been
And they cry and laugh and then
Then think that It's true
My people, I'm alive, alive
Singing, dancing In the streets
Holding hands as fun
Won't you take my hands
So why againg, to move my feet
I've gone too many yesrs
With making ties among the arts
Rain-from the time I returned to myself
Was it worth it, what was the victory?
When I'm here, now I know
Now I know that It doesn't matter
I'm only man inside
Patriotic defenders, hope for your freedom
For your homeland
Don't you preach me your liberty
I have seen the pain of war
As for me I damn It to hell
God has him heroes
That are near him in paradise
But the smell of burning incese
Doesn't reach us in the trenches
Slowlynow, must be courageous
Build up something from this war
I love you woman
Can't afford to hear what you say
No I didn't need your lips
To tell me that it's over
Was It worth it?
What's the victory?
What is there?
There for me ?
When I see that my home in different
Nothing's the same
...a cena per esempio
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Ho spento l'ultimo fuoco per dare tregua ai miei occhi
sto rinchiuso dentro un ventre di bue:
non riesco più a girare le mie braccia.
Ho ascoltato miti d'eroi e poeti ruffiani,
ho scavato nelle tombe dei santi e dell'amore
ma continua il grido della terra a frustarmi il cuore
inchiodato ad ascoltare.
Ora, sto qui fra voi amici di sempre
tu mi sei più che fratello e bevi dal mio bicchiere
tu mi stringi il braccio mentre parlo
mi guardate in silenzio,
ma è a voi che chiedo aiuto ho le mani sfinite.
Stesa sulle spalle la mia stanchezza
altro non mi resta che il vostro aiuto
l'aria sente l'alba, trema nell'attesa
trema la mia gola, alba di attesa.
Fuori nasce il giorno e noi si muore.
Il ragno
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Ho camminato fin qui sopra i più alti muri
per fare festa con te
ma vedo che sbagliavo:
parli di vita e di morte
non mi va.
Stai seduto sui tuoi pensieri
come un vecchio ladro fallito.
Io da sempre ho usato l'astuzia
coi miei giochi di geometria è sciocco rischiare.
Io sono il ragno che fila
lungo i più oscuri buchi
tendo l'agguato
a chi resta ammirato dalla mia abilità.
Non concedo niente, niente a nessuno mai.
Seguo sempre il filo e non lo perdo mai,
segui questo filo e non ti perderai,
prendi questo filo e non ti pentirai !
Labirinto senza uscite
è il tuo spazio ricamato
io non saprei camminare.
Veloce corro su e giù
sono per tutti un saggio
ma certo scrupoli io non ne ho.
Dentro i miei pregiati sudari
delicato cullo la preda.
Se potessi avvolgerti intero
oggi forse la mia più preziosa preda
saresti tu !! Prendi questo filo...
Non conceder niente, niente a nessuno mai
segui sempre il filo e non lo perderai
segui questo filo e non ti perderai
prendi questo filo e non ti pentirai
non conceder niente, niente e nessuno mai...
segui questo filo e non ti pentirai
non conceder niente, niente e nessuno mai...
prendi questo filo e non ti pentirai
segui questo filo e non ti pentirai
non conceder niente, niente a nessuno mai...
E' così buono Giovanni, ma...
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Stendo
la mia voglia di luna
sopra le tue spalle
e sarò io
a darti il miele
per le tue labbra.
Ma non lasciare entrare il vento
a sciupare la tua fronte
sopra i miei campi di rose
forse puoi dormire.
Raccoglierò le tue paure
per portarle lontano
e sarò io l'anfora
dove tu
poserai le tue chiare lacrime
ma di più
io...
Slogan
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Slogan, sssSlogan, sssSlogan
U-R-L-A i tuoi slogansssssS
slogan sssssSlogan...
sssssSlogan difendi i tuoi slogan !
Io guido la caccia su sentieri voluti
quando sciolgo le lepri
sanno già dove andare.
E la gente
corre in massa decisa
non importa quanti saranno i caduti.
Certo serviranno: potrò dire
a chi si guarderà indietro
- sono troppi i nostri martiri ormai ! -
Io ho usato anche mio padre
le sue mani troppo antiche
calpestando così il mio dolore
ho trovato in me più convinzione
come un albatro impazzito
cerchi spazio solo al tuo volo
io invece ho strappato le mie ali
per respirare la terra
insieme agli altri.
Io non posso accettare i tuoi problemi, pensieri piccoli e solo tuoi !
Si dice che i delfini parlino
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Dopo la tempesta
ho vagato a lungo tra i coralli.
Sulla mia pelle sentivo il peso del mare
ed ho temuto di non saltare più al sole
ma il desiderio d'immenso
scuoteva le mie reni
io dall'abisso sono risalito.
Non fuggire l'onda
anche se ha l'odore dell'arpione
se colpirà, non fermerà il tuo salto
ti scaverà e scoprirai d'aver forza
e il desiderio d'immenso
di nuovo ti scuoterà
lascia che il sale ti lavi il cuore.
Voilà Mida (Il guaritore)
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Dalla corte del gran cane ai monti
la mia fama è grande in ogni luogo
sul mio carro trascinato dai pavoni.
Ora sono qui.
Dimmi pure tutte le tue pene.
La magia mi ha dato i suoi segreti
ed io ti guarirò.
Forse sarò un po' caro,
ma in fondo cosa chiedo, solo denaro,
son qui per te.
Per la tua anima da curare
hai trovato la persona giusta in me
amico mio.
Non chiedo molto in cambio
che vuoi che sia il denaro
dopo tutto
Solo denaro...
voilà Mida!
Scampoli di personalità
lacche per fissare le idee
date famiglia a tartaruga
sarete con chi conta
ideali a prova di bomba
pissicanalisi per tutti.
Quando la buona gente dice
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Non aprirti troppo,
cura le apparenze
sono il segno del rispetto.
Non mostrarti agli altri,
quando sei ferito
o sarai colpito a morte.
Non mostrarti agli altri
quando sei ferito
o sarai colpito a morte.
Lega i tuoi pensieri al volo della notte,
sarai solo e nessuno vedrà.
Solo nella notte
sciogli i tuoi respiri
e nessuno sentirà.
Solo nella notte sciogli i tuoi respiri
e nessuno sentirà.
La notte è piena
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Porta i sospiri
degli uomini
la notte
desideri innocenti
o perverse voglie.
Sulle sue ali
può portare
tutto :
il sogno
di mordere
una mela, o
la voglia
di vittorie
ad ogni costo.
Piena di urla
disperate
è la notte
le distinguerai
tutte
una dopo l'altra.
Se ascolti bene
dentro al silenzio
le senti...
sbranarsi tra di loro.
Fino alla mia porta
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Attraversato me stesso
sul filo del mondo
teso nello spazio
fino a raggiungermi. -
Sui gradini del vostro rifiuto
io sto salendo verso la mia porta
questa volta l'arpa notturna
suona invano il canto delle paure.
Finalmente sono salito
sopra il mio corpo
più in alto del mio cuore.
Questa notte come un atlante
sopra la terra mi sono modellato
con la vita vecchia eppur così nuova
non nella specie
ma nella dimensione
una nuova dimensione.
... at Supper For Example
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
I extinguished the ultimate fire
To give respite to my eyes
I'm imprisoned in the bowels of an ox
And here indeed I can no longer lift my arms
I listened to the myths of heroes and bawdy poets
I dug within tombs of love and of the saints
But the furious cry of the earth
Beats my ears again
And still I'm forced to hear
Now I'm here with you, my friends, my friends forever
You are more than a brother, you're drunk from my glass
You hold my arm while I speak
You look at me in silence
But it's from you that I ask help
My hands, that are so tired
All my weariness lain over my shoulders
All that's left to me is your help
The air feels the dawn, trembling as it waits
My throat trembles, long waiting dawn
Outside the day is born
And we, at length die.
The spider
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
You know I walked this far
Over the highest walls
To celebrate with you
But maybe I was wrong
You talk of life and death
And I don't like that song
You just sit there on your thoughts
Like a broken down old thief
I always used astuteness
With my sheltered geometries
It's foolish to take risks
I concede nothing to anyone
Following my thread I never lose myself
Following my thread you will not lose yourself
Come and take my thread and you want lose yourself
Labyrinth that has no exit
This is you embroidered space
And I cannot walk there
I quickly run up and down
And all think I'm a sage
But surely you can see I'm
Unscrupulous I gently rock my prey
Inside my precious shrouds
If only I could enfold you
Today perhaps, my most precious prey
Would be you
Following my thread you know I walked this far
Over the highest walls
To celebrate with you
But maybe I was wrong
You talk of life and death
And I don't like that song
You just sit there on your thoughts
Like a broken down old thief
I always used astuteness
With my sheltered geometries
It's foolish to take risks
I concede nothing to anyone
Following my thread I never lose myself
Following my thread you will not lose yourself
Come and take my thread and you want lose yourself
Labyrinth that has no exit.
They say dolphins speak
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
When the tempest ended
For a while I wandered
Through the corals
I felt the sea with its weight on my skin
And I despaired of jumping again in the sun
But the desire for immensity
Shook my spine once again
And I was able to rise from the abyss
Do not shun the waves
Though they bring the scent of the harpoon
If it should strike it will not stop your leap
It penetrates, but you'll discover your strenght
And the desire for immensity
Will stir you once again
So let the salt from the sea
Cleanse your heart.
Voilà Midae
(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
In the court of the great Khan and beyond
You can hear the legends of my fame
In my peacock driven carriage I have come to you
Tell me everything about your troubles
Nothing is mysterious to me, and I can heal you
Maybe I will cost you dearly:
But does it really matter
It's only money I'm here for you.
If you need help for your troubled soul
You have found the very one you need in me
My dear friend I don't ask much not really
I'm only here for money, after all It's only money.
When good people counsel
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Do not reveal too much
Keep up all the forms
They're the signs of respect
Do not show yourself
When you're clown or wounded
Or you'll be beaten to death
Try to hide your thoughts in the evenings flight
You'll be alone
With nobody too see
Alone in the night
Release all your breath
When there's none there to hear.
The night is full
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Sounds of men sighing are carned by the night
Their ingenuous desires or perverse ambitions
On her wings
She can carry it all:
Dreams of biting an apple or
Desire for a victory at any cost
The night resounds with desperate cries
You'll distinguish them all one after the other
Just listen well inside the silence
You'll hear them struggling with each other.
Towards my door
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
I transverse myself
On the thread of the world
Tense in space
Until I reach myself
On the steps of your refusal
I am climbing towards my door
This time the harp of the night
Plays it song of fears in vain
Once for all I have risen over my body
Higher than my heart
Tonight I have asked of the earth
That she model me in the shape of her skin
With the old life, and with the new.
New not in kind, out new in dimension
Not in kind, out in dimension.
Canto di Primavera
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
L'odore degli zingari è come il mare
come il mare arriva e non sai da dove
l'odore degli zingari è come il mare
e primavera è oltre il suo cielo chiaro
non porta più leggende da raccontare
ma ti sorprende come una malattia.
La primavera è altro che un cielo chiaro
è grandine veloce sui tuoi pensieri
ti cresce all'improvviso dentro la testa
e scopri che hai bisogno di questo sole
e non ti fa paura la sua allegria
ma ti sorprende come una malattia.
Arriva all'improvviso,
arriva come il mare
e non sai mai da dove.
Arriva come il mare,
arriva all'improvviso
e non sai mai da dove.
La primavera è altro
che un cielo chiaro
è grandine veloce sui tuoi pensieri
arriva come il mare e non sai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva come il mare, arriva, arriva all'improvviso all'improvviso e non sai mai da dove...
Sono la bestia
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Maledetta sia la mia ragione
sempre nemica della mia pelle.
Benvenuta sia la mia ragione
quando si toglie dalla mia strada.
Mille tempeste da annusare
fare a corse coi cani sopra la neve
impadronirsi di un momento
per farlo durare un'eternità.
Sono io la bestia, un sogno di libertà
un pensiero nero che fai e non dici mai,
sono i mille amori pronti quando li vuoi
sono un pugno in faccia
che pensi ma non dai.
Sono io la bestia un sogno di libertà
che accarezzi sempre ma non afferri mai.
Benvenuta sia la mia ragione
quando si toglie dalla mia strada.
Voglio una casa in cui abitare
ed un letto più grande dove dormire.
Mille carezze contro il cielo
un bicchiere di vino non basterà.
Sono io la bestia piccola libertà
che accarezzi sempre ma non afferri mai.
Sono io la bestia che non rinuncia mai
sono il pugno in faccia
che pensi ma non dai...
Che pensi e non dai...
Niente
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Niente,
ma non voglio più darti canzoni
né vecchie lune disegnate apposta
io voglio averti davvero.
Lascia
che il tuo amore non sia una pietra,
schegge di pietra
che non vanno insieme.
Fa che sia un amore di labbra
che bevono, che mangiano,
affamate, vicine,
niente, ma un amore di labbra.
Il tempo d'inventarti è così lontano
ma il tempo di amarti può essere vicino
fa che sia un amore di labbra
che parlano e respirano,
affamate e vicine
insieme una volta davvero.
Niente, ma un amore di labbra.
Niente, ma un amore di labbra...
E mi viene da pensare
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
E mi viene da pensare
all'entusiasmo cresciuto per strada
quasi un dovere giocarsi tutto in un colpo solo.
E mi sentivo tanto geniale
come un'idea che non puoi fermare.
E mi viene da pensare
a quante volte ho scritto canzoni
con la mano piena di rabbia e di convinzioni.
E l'impossibile era normale
come un'idea che non puoi cambiare.
E mi viene da pensare
a questo vento di primavera
fiore selvaggio che cresce tra i sassi
è come un'idea che non puoi fermare
che non puoi, non vuoi fermare.
Forse è soltanto un'idea che nasce male
forse è un'idea che cresce male
ma la primavera è inesorabile.
Interno città
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Viene giù lento questo cielo d'acqua
senza respiro
come se non fosse niente,
sopra il traffico e le luci
che galleggiano lungo la strada
senza respiro.
E sentire poi quest'aria molle
che mi sa di polvere da sparo
senza respiro ma viene giù.
Anche la storia che è scritta sui muri
si scioglie e si mischia la storia sui muri.
Come l'acqua fugge via la città
alle nove di sera
ma il mare non la vuole
come l'acqua fugge via la città
così anche stasera il mare non la vuole.
Sempre più lento
questo cielo d'acqua
senza respiro sull'umore della gente
come un topo ti rifugi in casa
e pensi che non c'entri niente
ma ci sei dentro sempre di più,
è un vizio sperare.
Come l'acqua fugge via la città
fugge anche stasera
ma il mare non lo vuole
Come l'acqua fugge via la città
così anche stasera
e il mare non la vuole.
Pentirai non conceder niente,
niente e nessuno mai...
Lungo il margine
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Case bianche simili a dune
tremano lente, sotto il tramonto
case bianche come in un volo
migrano lente sotto il tramonto,
verso il tramonto
lungo il margine del mondo...
Sole sei davvero imprendibile.
Verso il tramonto,
lungo il margine del mondo.
Sole sei davvero imprendibile,
davvero...
Urgentissimo
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
E cade giù e viene giù senza riguardo
un altro giorno su di me.
Uguale a ieri, o chi lo sa se più bastardo,
ma cade giù così, insiste su di me.
Mi sbatto si, mi sbatto si, senza riguardo,
ci provo anch'io ma a modo mio.
Beati voi, beati voi che è solo un gioco,
m'invento, rubo e poi è sempre troppo poco.
E il cielo sta in alto
più in alto di un po'
e il cielo sta in alto
più in alto di un po'.
Il cielo sta in alto, in alto
qualcuno la sposta in alto,
ogni giorno un po'.
Non so se Dio o chi per lui mi sta a sentire,
senza riguardo, anch'io saprei che cosa dire.
E cade giù e dico che poi non va male.
Un altro giorno è qui : bastardo tale e quale.
E il cielo sta in alto
più in alto di un po'
e il cielo sta in alto
più in alto di un po'.
è sempre più in alto,
in alto, più in alto di un po'...di un po'.
Dove sarà?
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Dove sarà ? Dove sarà l'isola bianca delle stelle,
là dove la luna si cambia di pelle
ma dove sarà ?
Dove sarà l'isola che circonda il mare
è un cerchio perfetto ! Così mi hanno detto
ma dove sarà ?
Sarà che l'avranno spostata
ma di sicuro non l' ho mai trovata.
Sarà, ma chi l' ha raccontato
avrà esagerato, chissà !?
Ma dove sarà ? Ma dove sarà ?
O come sarà ? Ma dove sarà ?
Dove sarà l'albero che nasconde il sole
sarà in un giardino, non troppo vicino ma,
ma dove sarà ?
Sarà che l'avranno spostato
o forse qualcuno l'avrà già tagliato.
Sarà, ma chi l' ha raccontato
avrà esagerato, chissà ?!
Sarà che mi avranno fregato
però a un certo punto ci avevo creduto.
Sarà ma chi l' ha raccontato
chissà ora dove sarà ?!
Ma dove sarà ? Ma dove sarà ?
Ma dove sarà ? Ma dove sarà ?
Ma dove sarà ?
C'è qualcosa
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Noi e un cielo a senso unico,
noi col tempo in gola noi.
E la notte che accende stelle inutili,
una storia comune più che mai.
Noi e il nostro tempo logico
noi, da troppo tempo noi.
Senza tregua le nostre facce solite
prese poi da cosa non si sa.
C'è qualcosa che si fa più dura
è come una specie di paura
forse è l'aria di stasera.
C'è qualcosa che non è normale,
qualche cosa sempre troppo uguale
e stasera fa più male.
C'è qualcosa che si fa più dura
è come una specie di paura
forse è l'aria di stasera che è così dura.
Noi e un cielo senza scrupoli,
dove non ti ritrovi mai,
ti sorprende e batte un tempo logico.
Noi, col tempo in gola noi.
C'è qualcosa che si fa più dura,
è come una specie di paura
forse è l'aria di stasera.
c'è qualcosa che non è normale
qualche cosa sempre troppo uguale
forse è l'aria di stasera che fa più male.
Luna piena
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Anna senza scarpe, Anna dove vai ?
E' la quinta notte... dove vai ?
Anna spezzi il mare e ci fai l'amore
quale specchio sceglierai ?
Luna, luna piena... Luna, luna piena.
Anna senza stelle, libera i capelli.
Vino sei fedele, più di un cane
chiudi gli occhi, non pensare.
Oh luna, luna piena...Luna, luna piena.
Paolo, Pa
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto mai.
Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Che fai al parco la domenica
lo sguardo dolce ridente
vestito d'angelo assassino
e poi quel trucco invadente.
E' difficile da noi in periferia
qui la gente non capisce e fa la spia,
più discreta, più eccitante è la città,
puoi fare una pazzia.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto mai.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto
ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Passo veloce, cuore in fretta
quando attraversi il cortile
qualcuno forse già sospetta
il tuo sorriso d'aprile.
E gli amici poco sanno dove vai
cosa fai tua madre in fondo che ne sa
che dirai, dirai che hai visto un brutto film,
qualcosa inventerai.
Ma stasera io ti ho visto e tu sei tu.
T' ho seguito, forse un caso o chi lo sa.
Vorrei dirti senti Paolo se ti va
facciamo una pazzia.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto.
Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto.
Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto.
Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto.
Perché non l' hai detto mai...
Felice
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Felice s'era fabbricato zoccoli robusti,
lui che amava l'aria, gli alberi e i cavalli.
Felice ha gli occhi fondi che non li puoi guardare,
per questo fa paura, Felice è come il mare.
Qualcuno che sta molto in alto, signore della luna,
ha detto che quel tipo ci porterà sfortuna,
è meglio fare in fretta perché non si sa mai,
gente come quella ti porta solo guai.
Felice s'era fabbricato zoccoli robusti,
giocando per le strade con la follia del rosso.
Felice fu accusato di tutto, tutto questo
aveva gli occhi fondi che non li puoi guardare.
Fu preso che era sera; solo come una vela.
Felice s'era fabbricato zoccoli robusti,
lui che amava l'aria, gli alberi e i cavalli.
Qualcuno ha già deciso, ma no non lo può fermare
Felice all'improvviso, Felice è come il mare.
Ma che idea
(musica: V. Nocenzi, R. Maltese / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Ma che idea, che strana idea
oh che idea, che strana idea.
Io vorrei, vorrei di più.
Il conto non torna, non tornerà mai,
così, per me vorrei, vorrei di più.
E' per me urgentissimo.
Ma che idea, che strana idea
è per me urgentissimo
urgente, urgentissimo.
Io vorrei, così potrei
si vorrei, potrei, farei.
Ho fatto un inventario, lo stretto necessario.
Non basta mai, così per me vorrei, vorrei di più.
E' per me urgentissimo.
Ma che idea che strana idea.
Ma che idea che strana idea.
E' per me urgentissimo
urgente, urgentissimo.
E' per me urgentissimo
urgente, urgentissimo.
E' per me urgentissimo
urgente, urgentissimo.
Taxì
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Notte poco adulta sopra un taxi compiacente
taxista riservato, anzi indifferente
"Signore, dica pure, dove vuole andare ?"
Dico - scegli tu, vai pure dove ti pare.
E' tutto assai normale
anche i lampioni hanno un respiro regolare.
Notte senza cuore, misteriosa come tante
la radio certe volte non è convincente
speciale notiziario ha invitato gli utenti
"dormite più tranquilli col coltello tra i denti"
è tutto assai normale
anche le stelle stanno ancora a guardare.
Anche se il Presidente con voce naturale
ha detto che domani c'è la guerra mondiale
anche se il Presidente tra un applauso e un evviva
ha detto che stavolta sarà definitiva.
Anche se il Presidente con voce naturale
ha detto che domani c'è la guerra mondiale
anche se il Presidente tra un applauso e un evviva
ha detto che stavolta sarà definitiva.
Notte primo amore, tu che muori domattina
il taxi girotonda in crisi di benzina
ho un libro di Bukowsky sull'eiaculazione
seguire le avvertenze con estrema attenzione
salute al Presidente e anche alla nazione.
E' tutto assai normale
sta a vedere forse avrò capito male.
Anche se il Presidente con voce naturale
ha detto che domani c'è la guerra mondiale
anche se il Presidente tra un applauso e un evviva
ha detto che stavolta sarà definitiva.
Canzone d'amore
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Sei stata è vero assai convincente
parole poche, però quelle giuste
hai detto, credo, la realizzazione
ti blocco, è vero, è giusto hai ragione.
Il cuore è fermo, la mente al soffitto
di impegni seri ho solo l'affitto
e tu mi manchi coi tuoi occhi stanchi
quegli occhi buoni, ma tu non perdoni.
Guardo la mia televisione
W la mia televisione.
Qualcuno parla, notizie di ieri
la stessa solfa e poi ci ho i pensieri
l'hai messa dura parlando di stima
così sicura tu sempre la prima
stare da soli non va' così male
quella tua amica mi viene a trovare
ci parlo bene sarà interessante
ma fare l'amore con te era importante.
Guardo la mia televisione
W la mia televisione.
Sei stata proprio assai convincente
ma ti assicuro non conti più niente
il mio apparecchio ha cento canali
di te non parlano i telegiornali
ho spento l'audio, non amo il rumore
e guarda caso c'è un film d'amore.
W la mia televisione,
W la mia televisione.
Di, ma si
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Giacca bianca ed un cremino in mano
ti lecchi un sogno tutto americano
occhiali neri sul cappello corto, disinvolto.
Gambe larghe dritto sulla soglia
il bar in piazza sa di California
svagato rock and roll il tuo spinello, troppo bello.
Bionda platino colorossetto
sei come un lupo mentre lei ti guarda
parole poche dette a mezza bocca, senza fretta.
Spietato e bello come il sole a giugno
la noia stretta, chiusa dentro il pugno
con la tua moto di seconda mano
com'è veloce il sogno americano.
Si, ma si che vai sicuro
si, ma si, sei tu che sei il più duro.
Che tipo giusto, che tipo giusto.
Il pomeriggio è come un treno merci,
lungo e lento, sempre troppo lento
ma l' hai giurato arriverà il momento e allora arrivederci.
Nove e trenta il bar sta già chiudendo
s'e' fatto tardi, certo a casa è pronto
magari in California sta piovendo...
e poi c'e' un telefilm sul secondo.
Si, ma si che vai sicuro
si ma si, sei tu che sei il più duro.
Che tipo giusto, che tipo giusto.
Giacca bianca ed un cremino in mano
ti porti a casa un sogno americano
magari in California sta piovendo...
e poi c'e' il telefilm sul secondo.
Si, ma si che vai sicuro...
Buone notizie
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Buone notizie, è calma la città
il tempo è buono, la guerra non si fa
c'è chi ha capito, chi ancora non lo sa
chi vuol sapere che cosa succederà.
Il re ha lasciato stanotte la città
quelli informati hanno detto che non tornerà
c'è chi ci crede, chi dubita si sa
ma per la strada qualcuno ride già.
Buone notizie, la festa ci sarà
anche se è vero che a qualcuno non piacerà
c'è chi discute, chi non dice la verità
ma di sicuro, un accordo si troverà
e tutti quelli che hanno detto sempre no
oggi sono in pochi e si vergognano anche un po'.
Buone notizie che grande novità
solo per oggi, la guerra non si fa,
buone notizie è cosa certa ormai,
c'è sul giornale che sai non sbaglia mai,
qualcuno piange, per cosa per cosa non si sa,
buone notizie domani... se verrà.
Ninna Nanna
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Ninna nanna stella mia
questa notte se ne andrà
sta dormendo anche Dio
ninna nanna dormi già.
Scendono le nevi dal Pamir,
cercano l'Africa,
la costellazione del Nadir
sfidano i marinai.
Balla balla stella mia
questa notte se ne va
balla balla anche Dio,
ninna nanna.
Quando su Hiroshima pioverà
brillerà magica
il sole che rapisce la città
fermerà l'attimo.
Ninna nanna stella mia
questo cielo scoppierà
canta canta anche Dio
ninna nanna.
L'acqua nel deserto crescerà
e sarà oceano
quando Ulisse terra toccherà
non sarà Itaca.
Ninna nanna stella mia
questa notte se ne andrà
sta dormendo anche Dio
Ninna nanna
Ninna nanna
Lontano da
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Volo via - lontano
Dove sia - lontano da
Volo via - volo
Via via.
Lontano da, che qui non mi diverto
fantastiche le gambe di New York
quel lungo tram chiamato desiderio
passa di qua, ma da che parte va?
Lontano da, lontano da, si partirà
lontano da.
Volo via - lontano
Dove sia - lontano da
Volo via - volo
Via via.
Il Golden Gate, coltello a sette lame,
il sole che tramonta all'Hemingway
e poi da qui, non sento la campana
se suonerà, non lo farà per me.
Lontano da, lontano da,
si arriverà lontano da.
Volo via - lontano
Dove sia - lontano da
Volo via - volo
Via via.
Lontano da, dal viale del tramonto,
ai boulevards, che traffico che c'è
la strada è un film girato in bianco e nero,
finisce la, cent'anni dritto a te.
Lontano da, lontano da,
si partirà e poi si arriverà e allora
lontano lontano da,
lontano da.
Volo via - lontano
Dove sia - lontano da
Volo via - volo
Via via.
Moby Dick
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Grande Moby Dick, dove saranno tutti gli amanti che hai
dolce Moby Dick, nessuno ti ha baciata mai.
Grande Moby Dick, regina madre segui le stelle che sai
non fidarti della croce del sud, la caccia non finisce mai.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna
Chi impazzì dietro a te non tornò mai più.
La sorte corre nella tua scia colpo di coda e vola via.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna.
Moby Dick, bada a te se t'innamorerai.
E vola via colpendo al cuore la luna.
Chi impazzì dietro a te, non tornò mai più.
Non fidarti della croce del sud, la caccia non finisce mai.
Dormi Moby Dick, spegni le ali e dormi sicura se vuoi
tanto i cavalieri del Santo Graal, non ti raggiungeranno mai.
E vola via sopra un vascello fantasma
e vola via verso una terra promessa.
Moby Dick bada a te se t'innamorerai.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna
chi impazzì dietro a te non tornò mai più.
Pioverà
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Pioverà, pioverà.
La città sotto di me,
vista da qui è un riassunto,
pioverà... tra un po'.
Cambierà, si cambierà.
La città sotto di me,
risplenderà nei dettagli
si scioglierà nelle vie.
Ma tu che strada farai
occhi di cane in allarme che sanno già che pioverà.
Ma tu che strada farai
cambiano faccia i colori, i rumori e poi, poi pioverà.
Da che parte verrai.
Da qualche parte la pioggia ti troverà prima di me.
Questa città sotto un lampo.
Pioverà... tra un po'.
Cambierà la città
lentamente si scioglierà nelle vie.
E' certo che pioverà.
Cambiano faccia i colori, i rumori e poi, tu arriverai.
E' certo che pioverà.
Da qualche parte la pioggia ti troverà prima di me.
E la città si distenderà nei dettagli,
pioverà...
Allons enfants
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
C'è qualcuno che sfiorò l'arpa di Birmania
per incantare i naufraghi.
Non so più chi raccontò di un tesoro indiano
perduto in mezzo ai secoli.
Poi ci fu la pietra filosofica
che colpì tutti quelli che cercano dolci infinità.
Allons allons enfants, allons allons enfants
i fuochi sono all'unisono.
Velocit
Allons allons enfants, allons allons enfants
il mare è un salto magnifico
se l'onda è libera, se l'onda è giusta, allons enfants,
se l'onda è questa prendiamola allons, allons enfants.
Chi partì e non vide mai le città sommerse
chiamò sua figlia Atlantide.
Qualche Dio si presentò con la forza arcana
di credenziali magiche.
Poi ci fu la stella dei miracoli
che colpì tutti quelli che cercano dolci infinità.
Allons allons enfants, allons allons enfants
i fuochi sono all'unisono.
Allons allons enfants, allons allons enfants
il mare è un salto magnifico
se l'onda è libera, se l'onda è giusta, allons enfants,
se l'onda è questa prendiamola allons.
Velocità
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Bello è il ritmo dei valzer viennesi
a mia madre il Danubio sembrava più blu.
Va pensiero sull'ali dorate
a mio padre il Mar Rosso si apriva di più.
Velocità, scatto nel futuro
io voglio andare via.
Velocità, schiaffo all'orizzonte
fuoco e poesia.
L'espressione del tango argentino
consacrò Valentino e la sua voluttà.
Da bambino sognavo i leoni
quella mia convinzione svanì con l'età.
Velocità, scatto nel futuro
io voglio andare via.
Velocità, schiaffo all'orizzonte
fuoco e poesia.
Maddalena ha girato le carte
e mi ha detto il futuro è tranquillo vedrai.
Le stazioni dei luoghi comuni
sono troppo affollate di mediocrità.
Velocità, scatto nel futuro
io voglio andare via.
Velocità, schiaffo all'orizzonte
andare via.
Velocità salto nel futuro
io voglio andare via.
Velocità, via da questo mare
per navigare.
Io voglio andare via.
Velocità, schiaffo all'orizzonte
fuoco e poesia.
Moyo Ukoje
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Un vento di corallo, vento del sud
questa notte chi lo sa se i leoni dormiranno.
La luna sta frusciando come un juke-box
ma che musica si fa sotto un cielo di metallo.
A quest'ora che vedrà che le stelle stan cadendo.
Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje.
E come un colpo al cuore al rallenty
il tamburo inseguirà il respiro del leopardo.
Potrai non ascoltarlo ma arriverà,
questa notte chi lo sa se i leoni dormiranno.
Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje.
Cuore come stai, nella notte dell'incanto
cuore come stai, non voltarti per guardare no
non voltarti mai, sotto un cielo di metallo
cuore come stai,non voltarti per sognare, mai.
Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje.
Cuore come stai, nella notte dell'incanto
cuore come stai, non voltarti per guardare no
non voltarti mai, sotto un cielo di metallo
cuore come stai, non voltarti per sognare, mai.
Moyo Ukoje, nella notte dell'incanto
Moyo Ukoje, quante stelle stan cantando ormai
Moyo Ukoje, sopra un vento di corallo
Moyo Ukoje, i leoni torneranno sai.
Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje, Moyo Ukoje.
Notte Kamikaze
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Tu chi sei, ma chi sei
cosa vuoi, ma che vuoi
ma chi sei, ma che vuoi
cosa vuoi, ma perché tu vuoi me ?
Se mi vuoi, vieni via con me
solo noi, se davvero mi vuoi.
Se mi va, se ti va
se lo vuoi, siamo noi
se mi vuoi, vieni via
se lo vuoi, se davvero vuoi me
se mi vuoi questa volta ormai
solo noi, se davvero mi vuoi.
Ballerai con me stanotte
è una notte kamikaze
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai.
Se mi va, se ti va
se lo vuoi, siamo noi
se mi vuoi, vieni via
se lo vuoi, se davvero mi vuoi,
se mi vuoi, questa volta o mai
solo noi, se davvero mi vuoi.
Ballerai con me stanotte
è una notte kamikaze
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai
ballerai con me stanotte
sopra un cielo azzurro gas
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai.
Tu chi sei, ma chi sei
cosa vuoi, ma che vuoi
ma chi sei, ma che vuoi
cosa vuoi, ma perché tu vuoi me ?
Se mi vuoi, vieni via con me
solo noi, se davvero mi vuoi.
Ballerai con me stanotte
è una notte kamikaze
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai
ballerai con me stanotte
sopra un cielo azzurro gas
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai.
Ballerai con me stanotte
è una notte kamikaze
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai
ballerai con me stanotte
sopra un cielo azzurro gas
guarda giù ma tienti forte
stai volando e non lo sai.
Ice Love
(musica: V. Nocenzi, R. Maltese / testo: F. Di Giacomo)
Ice, ice, ice, ice, ice, ice, ice, ice, ice, ice.
Ice... come un falso allarme nella mente
ice... una tigre è in fuga verso te
ice... quando graffia il cuore lentamente
ice... il rumore corre fino a te.
Un amore così ti brucia basta un attimo ice love, ice love.
A modo mio, lo voglio anch'io, quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio, lo voglio anch'io ghiaccio caldo fuso nella mente
ice... come un filo dentro a un labirinto ice... mi riporti sempre fino a te.
Un amore così ti brucia basta un attimo ice love, ice love.
A modo mio, lo voglio anch'io, quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio, lo voglio anch'io, ghiaccio caldo fuso nella mente.
A modo mio, lo voglio anch'io quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio, lo voglio anch'io, ghiaccio caldo fuso nella mente.
Un amore così ti brucia basta un attimo ice love, ice love.
A modo mio, lo voglio anch'io, quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio, lo voglio anch'io, ghiaccio caldo fuso nella mente.
A modo mio, lo voglio anch'io, quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio, lo voglio anch'io, ghiaccio caldo fuso nella mente.
A modo mio lo voglio anch'io ice, ice love, ice love, ice love,
ice, ice love, ice love, ice love, quest'amore ghiaccio che ci prende
a modo mio lo voglio anch'io ghiaccio caldo fuso nella mente
ice love, ice love, ice, ice love, ice love, ice, ice love, ice love.
Black out
(musica: V. Nocenzi, G. Amato / testo: F. Di Giacomo)
Luna di città, che si fa qui c'è il motore che non va
non gira più, non mi va più marcia indietro via, mi sta bene
ho tanto sangue nelle vene e poi chissà, e poi chissà
e poi, e poi chissà anima mia che vuoi che sia,
si va controvento anima mia ti porto via.
Black out mille km
Black out fari abbaglianti e via
Black out che non c'e' niente da perdere
Black black out mille km
Black black out motore al massimo
Black black out senza spiegare perché.
Cielo basso qui per volare è una parete in verticale
non si va su, non mi va giù anima mia che vuoi che sia
si va controvento anima mia ti porto via.
Black out mille km
Black out fari abbaglianti e via
Black out che non c'e' niente da perdere.
Black out mille km
Black out motore al massimo
Black out senza spiegare perché non mi va giù...
Anima mia che vuoi che sia si va controvento
anima mia ti porto via black out mille km
black out fari abbaglianti e via black out che non c'e' niente da perdere.
Black out mille km black out motore al massimo
black out senza spiegare perché black out mille km
black out fari abbaglianti e via black out che non c'e' niente da perdere.
Black out mille km black out motore al massimo
black out senza spiegare perché.
(When we) touched our eyes
(musica: V. Nocenzi / testo: G. Amato)
Called you on the telephone, but you were never there
waited for you, thought about you...
Gave it all another try, thought a little more
the time has come for me to know what's behind that door
I've been dreamin' about what we used to be,
and really don't know how to face this haunting memory
when we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
like rain from the sky.
When we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
Like rain from the sky. like rain from the sky.
Feelin' just a little tired, I read my mind once more,
if you feel it's time to go, my love is always yours
when we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
like rain from the sky.
When we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
like rain from the sky. Like rain from the sky.
When we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
like rain from the sky.
When we touched our eyes,
melodies poured in, melodies poured in,
like rain from the sky...
To the fire
(musica: V. Nocenzi, G. Amato / testo: G. Amato)
To the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the f...
When I woke up in night, the stars were crying and then my mind was only you
when I looked between the lines, and all the good times
I just can't see beyond the pain you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire, you've done it again and again
to the fire, to the fire, to the f...
smelling like a rich perfume, she fools another, may be this is her lucky day
gasping for another breath; taking her chances wondering when life will go her way
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire, you've done it again and again
to the fire, to the fire, to the fire,fire to the fire, to the fire, to the f...
...wondering when life will go her way may be this is her lucky day
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire and you don't care
you're, just to close to the fire,you've done it again and again.
To the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire,
to the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire, to the fire...
Mexico City
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Hotel des Palmes com'è nei films e un lento zoom va su di te... tu dove sei
mi manchi tu, tu come sei la tua allegria che fa allegria,
ma il Messico da qui è a un secolo, irragiungibile, come te
Mexico City, Mexico City saluti e baci, un amore al neon
che si accende, da Mexico City, dritta nel cuore, breve e sicura
preso da un pensiero, un pensiero vero, che arriva qui... city...
e il cuore va puntando al sud a un sole che non smette mai
e senorita va, bailando va irragiungibile, come sei
Mexico City, Mexico City saluti e baci, un amore al neon
che si accende, da... da Mexico City, dritta nel cuore, breve e sicura
preso da un pensiero, un pensiero vero, che arriva qui
Mexico City, Mexico City saluti e baci, questo amore al neon
che si accende, da Mexico City, dritta nel cuore, saluti e baci
cartolina al neon che si spegne da Mexico City.
Oh senorita va bailando Mexico, Mexico City. Oh senorita va bailando...
Lies in your eyes
(musica: V. Nocenzi, G. Amato / testo: G. Amato)
Laughin', hiding a bad face givin', yourself no disgrace it'll change tomorrow
rearrenge tomorrow again this time is your time but, then your lie is my lie
it'll change tomorrow rearrange tomorrow
lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over
lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over
taking, no time for your life giving, answers that are right
it'll change tomorrow rearrange tomorrow.
Lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over
lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over
you're bad, you know it too sad you show it
lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over
lies in your eyes, lies in your eyes trying all the time to get over...
Baby Jane
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Baby Jane sei così come sei, Baby Jane cielo imprevedibile
voglia di perderti, voglia di perdermi in quel tuo mare indifferente
Baby Jane quanto male mi fai, Baby Jane con un gesto,
un attimo inevitabile brivido elettrico che mi attraversa lentamente
Baby Jane quanto male mi fai, Baby Jane rosso cuore barbaro
lasciare o prendere, lasciarsi prendere treno che corre nella mente
Baby Jane, Baby Jane, Baby Jane, Baby Jane,
cielo imprevedibile, irraggiungibile come un sassofono
che tira al massimo le note dentro a un blues.
Grande Joe
(musica e testo: F.Di Giacomo - V.Nocenzi)
Come ti va
non è passato neanche un secolo, tra un sogno e il rombo del telefono,
ancora tu, sempre il solito, unico, come sempre tu
in un tango-traffico, guarda caso tu.
Si cambia un pò, solo quel tano per non perdersi
fra le parole e molti simboli
e un viaggio fatto in Jamaica, photograph, con effetto flou.
Come vedi è un classico, lo sai bene tu.
Ehi, grande Joe, ma chi ci ferma più,
dai portami via, ehi Joe, che domani chissa!
E siamo qui perduti in questo tango-traffico
e gli aeroplani che si sfiorano
ma noi scendiamo alla prossima al massimo, non è vero Joe?
In un palcoscenico, dove siamo noi.
Ehi grande Joe, ma chi ti molla più.
Ehi grande Joe, ma ci voltiamo più.
dai portami via, ehi Joe, che domani chissa!
Allons Enfant
(musica: / testo: )
C'è qualcuno che sfiorò l'arpa di Birmania
per incantare i naufraghi.
Non so più chi raccontò di un tesoro indiano
perduto in mezzo ai secoli.
Poi ci fu la pietra filosofica
che colpì tutti quelli che cercano dolci infinità.
Allons allons enfants, allons allons enfants
i fuochi sono all'unisono.
Allons allons enfants, allons allons enfants
il mare è un salto magnifico
se l'onda è libera, se l'onda è giusta, allons enfants,
se l'onda è questa prendiamola allons, allons enfants.
Chi partì e non vide mai le città sommerse
chiamò sua figlia Atlantide.
Qualche Dio si presentò con la forza arcana
di credenziali magiche.
Poi ci fu la stella dei miracoli
che colpì tutti quelli che cercano dolci infinità.
Allons allons enfants, allons allons enfants
i fuochi sono all'unisono.
Allons allons enfants, allons allons enfants
il mare è un salto magnifico
se l'onda è libera, se l'onda è giusta, allons enfants,
se l'onda è questa prendiamola allons.
Ed io canto
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Luci che si accendono intorno a me, occhi che mi guardano ma so che te ne vai.
Canto ma tu non m'ascolti non ci sei, la mia musica finisce qui, senza di te.
Tu non mi cercherai, chissà dove sarai, non c'è soltanto lei...
Lei non mi cerca più ma io canto per lei. Non c'è soltanto lei...
nessuno ormai mi sente, lei non m'ama più...
Luci che si spengono intorno a me, gente che ridendo se ne va, io resto solo,
chiudo gli occhi per pensare solo a te, la mia musica finisce ormai, senza di te.
Tu non mi cercherai, chissà dove sarai, non c'è soltanto lei...
Nel vento griderò che amo sempre te, non c'è soltanto lei...
Nessuno ormai mi sente, lei non m'ama più...Non c'e' soltanto lei...
Tu non mi cercherai, chissà dove sarai, non c'è soltanto lei...
Lei non mi cerca più, ma io canto per lei, non c'è soltanto lei...
Nel vento griderò che amo sempre te, non c'è soltanto lei...Non c'è soltanto lei...
Cantico
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Guardando nei tuoi occhi grandi come il Paradiso, vedo me in te.
Nel tuo cuore di bambina, ho trovato la verità.
Ti cercavo da tanto, non posso perderti.
Nel tuo cuore di bambina, ho trovato la verità.
Ti cercavo da tanto e non voglio perderti.
Guardando nei tuoi occhi grandi come il paradiso.
Piazza dell'oro (eh eh)
(Musica e testo : V. Nocenzi)
Eh, eh ! Non ci sono per nessuno no, no, no, no e non mi seccate.
Eh, eh ! Questo è un mondo in mezze maniche eppure il cielo il cielo è fatto di lire.
Eh, eh ! Non c'è tempo per cercare qualcosa di vero e voglio l'amore.
Solo in piazza dell'oro c'è amore, eppure c'è chi lo regala soltanto.
Eh, eh ! Dove sarà ? Sui monti di luna senza miniere...
Eh, eh ! Non ci sono per nessuno no, no, no, no e non mi seccate.
Eh, eh ! Non c'è tempo per cercare qualcosa di vero e voglio l'amore.
Solo in piazza dell'oro c'è amore, eppure c'è chi lo regala soltanto.
Eh, eh ! Dove sarà ? Sui monti di luna senza miniere...
Eh, eh ! Questo è un mondo in mezze maniche eppure il cielo il cielo è fatto di lire.
Solo in piazza dell'oro c'è amore, eppure c'è chi lo regala soltanto.
Eh, eh ! Dove sarà ? Sui monti di luna senza miniere...
Mille poesie
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Mille poesie ho inventato per te, tu le ascoltavi sognando il mio amore.
Ora mi chiedo perché te ne vai, via da me. Capisco che le cose più belle
hanno la vita soltanto un istante e poi si perdono come io, io perdo te...
Mille poesie lasciate da sole, Tante parole non hanno più senso
e resta freddo ogni giorno, ogni giorno d'estate...
Quel poeta no, non esiste più, lui piange e pensa a te e pensa a te...
Mille poesie lasciate da sole, tante parole non hanno più senso
e resta freddo ogni giorno, ogni giorno dell'estate.
Mille poesie bruciate dal sole...quel poeta no, non esiste più,
lui piange e pensa a te e pensa a te...
Un giorno di sole
(Musica e testo : V. Nocenzi)
Sto camminando è un giorno di sole, la strada partita dai campi di grano è arrivata al mare.
Brucia l'asfalto, brucia il mio cuore, tu stai sotto il sole come acqua pigra, io ti sveglierò.
Un cielo azzurro, pagliuzze d'oro negli occhi tuoi,
farfalle d'acqua sulla tua pelle, corrono via sotto i raggi del sole.
Lascio alle spalle orme sudate, fatiche e dolori di giorni più magri, io mi sveglierò.
Un cielo azzurro, pagliuzze d'oro negli occhi tuoi,
farfalle d'acqua sulla tua pelle, corrono via sotto i raggi del sole.
Un uomo solo
(Musica e testo : V. Nocenzi)
Se la mia donna crede solo in me, non cercare di cambiarle i pensieri.
Non puoi farci niente vali troppo poco, sei più povero di chi non ha niente.
Niente io valevo per te, pensavi che avrei campato sempre
cercando inutilmente qualcosa di più.
Niente io sarò per te ma non cederò, per l'ultimo tramonto,
non sarò un uomo vinto, come pensi tu.
Niente io valevo per te, pensavi che avrei campato sempre
cercando inutilmente qualcosa di più.
Niente io sarò per te ma non cederò, per l'ultimo tramonto,
non sarò un uomo vinto, come pensi tu. No!
Bla, bla, bla
(Musica e testo : V. Nocenzi) Bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla. Bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla.
Buongiorno Duca-Sire bonne soire ma guardi buongiorno, sono appena le tre
si ma dopo mezzo dì... Bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla.
Duca stia attento per carità ho detto che e' giorno e giorno sarà...
Mi spiace perché insisto buonasera sire bla, bla, bla. Buonasera, bla, bla, bla.
Ah, si ! Una pattuglia, dieci plotoni. Cinquanta pattuglie e sei battaglioni.
Vedremo chi la spunterà...
Felloni a morte è il nostro motto e non ci fermeremo, si sentiranno
poi di averci offeso ma è troppo tardi e non si torna indietro...
No, no... vincerò, superbia.......con quei cannoni non ci fanno un baffo,
lanciamo un missile in tre secondi, fellone in aria salterà...
Bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla. Bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla, bla.
Dieci pattuglie, cento plotoni. Mille pattuglie e sei battaglioni.
Vedremo chi la spunterà...
Felloni a morte è il nostro grido e non ci fermeremo si sentiranno
poi d'averci offeso ma è troppo tardi e non si torna indietro. No, no...
E luce fu
(Musica e testo : V. Nocenzi)
E luce fu dentro di me, mani che graffiate il sole
no, non bussate alla mia porta, dentro c'è chi muore.
Eccomi qui davanti a me come un foglio che traspare
e conto tutte le mie pieghe, sono rughe di dolore... Paola...
Stavo cercando anch'io fiumi d'oro per te, ti volevo tutta solo per me.
Ma sulle rive d'oro io non ero solo, centomila tutti solo per te.
e luce fu dentro di me, mani che graffiate il sole
no, non bussate alla mia porta, dentro c'è chi muore.
E luce fu dentro di me, ero un frate nel convento
avevo fede ed ho creduto, ho bevuto alle tue labbra... Paola...
stavo cercando anch'io fiumi d'oro per te, ti volevo tutta solo per me.
Ma sulle rive d'oro io non ero solo, centomila tutti solo per te.
Mille poesie (seconda versione)
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Mille poesie ho inventato per te, tu le ascoltavi sognando il mio amore.
Ora mi chiedo perché te ne vai, via da me. Capisco che le cose più belle
hanno la vita soltanto un istante e poi si perdono come io, io perdo te...
Mille poesie lasciate da sole, Tante parole non hanno più senso
e resta freddo ogni giorno, ogni giorno d'estate...
Quel poeta no, non esiste più, lui piange e pensa a te e pensa a te...
Mille poesie lasciate da sole, tante parole non hanno più senso
e resta freddo ogni giorno, ogni giorno dell'estate.
Mille poesie bruciate dal sole...quel poeta no, non esiste più,
lui piange e pensa a te e pensa a te...
Padre Francesco
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Ali di fumo bianco, sospiri veloci, scintille rosse,
lontane stelle, io giocavo soffiando nel fuoco.
Parlo, me ne sto lì, soffro i ricordi, la guardia grida, rido e scappo via.
Girotondo, dolce di cioccolata.
Ricordo quel professore raccomandava a tutti l'onestà
ma all'asta dell'altro giorno l'onestà non l'hanno comprata.
Padre Francesco mi disse tu qualcuno sarai, tua madre vedrai contenta di te, di te.
Padre Francesco non è così la tua profezia oh non è così, oh non è così, oh no.
Padre Francesco non è così la tua profezia oh non è così, oh non è così, oh no.
Vedo il telefono
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Vedo il telefono e già penso solo a te, vorrei sentire la tua voce,
sentirti dire si, ti amo ma l'altro giorno tu, tu dicesti che non lo sapevi più.
Vorrei sentirti più vicina, dentro me a profumare i miei pensieri
e poi baciare i tuoi occhi e non pensare più...
Ma io per orgoglio non ti chiamerò no, tu chiamerai, se mi vorrai,
mi chiamerai, ma già sarò morto per te, non mi riavrai...
Tutti i miei sogni ho colorato nei tuoi occhi, luce, notte, vita e morte,
e ora senza più risorse mi sembra di morire, le mie idee si divorano fra loro.
Vorrei cercarti ma rimando sempre a poi, ho paura di scoprire
che anche se ora tu volessi ormai, non t'amerei più.
Tu chiamerai, se mi vorrai, mi chiamerai, si chiamerai, ti sentirò, io ti sentirò...
La mia libertà
(Musica e testo : V. Nocenzi, V. Ferri)
Lo sfloglio della scheda è cominciato.
Non si sa chi vivrà.
Per il nord e per il sud o per te.
Io non so l'eco giusta.
Che dica libertà.
Io vivo fra la gente
che chiede sempre.
Chiede senza dare niente.
Sui sorrisi che gli altri mi fanno.
Sento spesso un sapore di meschina utilità.
La mia libertà
io dovrò cercarmela da solo.
La mia libertà
vive sopra un prato.
Dove giocano i bambini.
Dove tutti gli uccelli mangiano il grano.
Senza volare via...
Ti taglio i viveri
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Ok -ok non sono mica Dio
Ma questa volta comando io:
ti taglio i viveri.
E adesso basta con le carezze e baci,
e questo amore che ti prendevi a gratis
ti taglio i viveri.
Ok -ok va bene, ma quano bene,
e ancora quanto bene.
Ti devo togliere via dalla testa mia.
Ma ancora vivo di te ancora vivo, vivo di te,
di te... ok non sono un Dio,
ti taglio i viveri perchè se non sono io, oh, baby!
Come puoi vivere così, dimmi come fai,
oh baby! come ci stai,
come ci stai,
come ci stai senza di me.
Ok -ok ti cerchiun altro Dio,
forse più bello ma che non sono io,
ti taglio i viveri e vado fino in fondo
ma dopo tutto ti avrei azzerato il conto.
Ti devo togliere dalla testa mia.
Ma quanto vivo di te, quanto vivo.
Ma devi andartene via dalla mente mia.
Ma ancora vivo di te ancora vivo, vivo di te,
di te... pk non sono un Dio,
ti taglio i viveri perchè se non sono io, oh baby!
Come puoi vivere così, dimme come fai,
oh baby! come ci stai,
come ci stai senza di me.
Qualcosa che rimane
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Mai farsi raccontare il mare
se poi ne vuoi capire il volo
c'è che devi andarlo a toccare
e poi restarci insieme solo,
più lontano sarai, più solo.
E avrai storie che ti appartengono
e che brillano da sole.
Vedrai che gli occhi non si arrendono
mai a dubbi o condizioni.
Non cedono alle certezze solite
lontani da se stessi
ma restano se stessi
qualcosa rimane, che non finisce mai.
E poi le mani non lo dicono
ma cercano un gran finale
non credono alle occasioni facili
ma restano le stesse
lontano da se stesse
qualcosa rimane, che non finisce mai.
Vedrai le storie non ritornano
ma succedono una volta
che cos'erano o invece non sono state mai
è quello che rimane, che non finisce mai.
Lilliput
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Mi sensto un angelo senza terra, senza scampo
la luna turca mi sta portando verso di te.
Dio quante stelle è un cielo da partenza
ti sto cercando Lolliput, oh Lilliput.
Ad occhi chiusi starei già meglio, ma ti sento
sei come il vento con il deserto, su di me.
Nei tuoi dettagli, quanto sentimento
ti sto cercando, Lilliput.
E sono mille corde, che stringono
passione ed emozione, Lilliput.
E sono mille storie, che parlano
che voglio ritrovare, Lilliput.
..................... passione ed emozione, Lilliput.
E sono mille corde, che stringono
che vibrano più forte, Lilliput.
Così da solo sto navigando, senza tempo
dov'è la strada sul mare aperto, verso te.
Dio che momento per un ispirazione
ti sto cercando Lilliput
ti sto cercando Lilliput.
E sono mille corde, che stringono
passione ed emozione, Lilliput.
E sono mille storie, che passano
che voglionp ritrovare, Lilliput.
E sono mille corde che stringolo
che vibrano più forte, Lilliput.
......
Cielo
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Cielo, quanto cielo, che non finisce mai davvero
sempre lì, lì da sempre, solo come il cielo.
Alto, più in alto, così lontano quasi puoi toccarlo
cielo di silenzio, sembra di sentirlo.
E' cielo che va, che viaggia oltre il cuore
è sensualità, è immaginazione
e segui una scia che ti può sfiancare
che ti porta via come un fiume in piena,
sempre là.
Cielo, quanto cielo, che quando è accesp non ti fa dormire,
cielo da inseguire, che ti fa bruciare.
E' cielo che va, che passa oltre il cuore.
Va dentro di te, ti prende il pensiero
eppure non è nien'altro che cielo,
sempre là.
Non ci siamo
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Non ci siamo, non ci siamo mai
non ci siamo, non ci siamo stati mai.
Non ci siamo, non ci siamo mai
non ci siamo, non ci siamo stati mai.
Non mi va, quello che non va
non ci siamo, non ci siamo stati mai. Srìtati mai.
Siamo solo noi. Siamo solo noi.
Siamo ancora noi. La notte è ferma in riva al mare.
Aspetta un'alba che ti fa sognare.
Siamo ancora noi. La notte è ferma in riva al mare.
Aspetta un'alba che ti fa sognare.
Siamo ancora noi. Meno male che il tuo cuore mi si tuffa sul cuore.
Amarsi un pò amarsi ancora, è dire tutto ma senza parole
sentirsi dentro, e in quel momento colpire al cuore ma con sentimento
e ancora noi, che lo sappiamo, che non giuriamo fino a quando ci saremo
e siamo, noi come siamo, che fra 100 anni o forse un'ora ci perdiamo.
Amarsi un pò...
e amarsi ancora e farsi male, senza la neve artificiale di Natale.
Non ci siamo, non ci siamo mai
non ci siamo, non ci siamo stati mai.
Non mi va, quello che non va
non ci siamo, non ci siamo stati mai. Stati mai.
Siamo solo noi. Non c'è più niente da speigare.
Siamo ancora noi. Quando ti prende una carezza
in questa notte da tenere stretta.
Siamo ancora noi. Meno male che il tuo cuore mi si tuffa sul cuore.
Amarsi un pò, amarsi ancora, e dire tutto ma senza parole
sentirsi e in quel momento colpire al cuore ma con sentimento
e ancora noi, noi come siamo, che non giuriamo fino a quando ci saremo
e siamo noi, che lo sappiamo, che fra 100 anni o forse un'ora ci perdiamo.
Amarsi un pò...
e amarsi ancora e farsi male, senza la neve artificiale di Natale.
Amarsi ancora, ancora
e siamo noi, noi come siamo, che fra 100 anni o forse un'ora ci perdiamo.
Non ci siamo, non ci siamo mai
non ci siamo, non ci siamo stati mai.
E domani
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Tu dici quant'è bello essere qui stasera
e un altro giorno è avanti, è avanti un'altra scena
ma quanti fari accesi, tutti lì davanti
puntati su domani.
Sono state le giornate che ho sprecato
quante volte incosciente e disperato
aspettando che il domani fosse lui, e lui da solo
a risolvermi i problemi, ad offrirmi le ocasioni
ma domani è un coprifuoco, caso strano
non è solo un segno calmo sulla mano
ma domani è una conchiglia, devi aprirla con le mani
o magari è una bottiglia persa in mari più lontani
mentre il tempo ci sposta con sè
sembre distante ma è di fronte a te.
E domani è un vento acaldo, che fa l'aria più nervosa
o magari è un foglio bianco dove immagini qualcosa,
è una voglia e cammina con te
e in un istante è già di fianco a te.
Quanto sarà diverso col vero
e c'è chi a metà strada, avra già deciso tutto
ma oggi è domani.
Ma domani è una conchiglia, devi aprirla con le mani,
o magari è una bottiglia persa in mari più lontani
mentre il tempo ci sposta con sè
sembra distante ma di fianco a te
... è già di fronte a te.
Sandali
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Mi fa male il soufflè al cioccolato
le crisi di governo e il narghilè
mi distrugge il telefono occupato
ma chi mi uccide poi,
sei solo te.
Tu cosìpreparata su tutto
tu che ti bevi il mondo in un caffè
ma che diventi piccola con me.
Quanta presenza di te
quanto calore questa presenza di te, di te.
Ma quanta fretta, quanta fretta nei tuoi sandali,
e quanto freddo, quanto freddo nei miei guanti.
Tu che corri in fretta e io che non mi muovo.
Mi coinvolgono i telegiornali
i sorrisi normanli e i "fai da te"
mi abbandono nei libri dozzinali
ma chi mi uccide poi se sempre te.
Quando parli lo sai vai giù di brutto
hai sempre una ragione e un perchè
però diventi piccola con me.
Quanta presenza di te, quanto calore
questa presenza di te, di te.
Ma quanta fretta, quanta fretta nei tuoi sandali,
ma quanto freddo, quanto freddo nei tuoi guanti,
tu quanta fretta ed io che non mi muovo.
Ma quanta fretta, quanta fretta nei tuoi sandali,
ma quanto freddo, quanto freddo nei tuoi guanti,
tu quanta fretta ed io che non ti trovo.
Sirene
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Sirene, Sirene, Sirene, si, si, Sirene
che code lunghe, che corpi lucenti
che trappole strane, che storie indecenti.
Sirene.
Non basta dire basta non basta più
bisogna avere il cuore impermeabile.
Attenti a scivolare su questo mare
c'è da restare asciutti, a singhiozzare.
Da quale parte stai? ma chi lo sa!
E quale parte fai, per sopravvivere.
Ed io contro di te, e tu contro di lui
e lui contro di noi e allora tutti contro, tutti contro.
Sirene, Sirene, Sirene, si, si, Sirene
Sirene, Sirene, ma quante Sirene,
che code lunghe, che corpi lucenti
lingue gonfie, parole avvolgenti
trappole strane, che storie indecenti.
Siamo di razza buona e benedetta
abbiamo braccia e testa che vanno in fretta.
Avanti popolo alla ricotta,
che la bandiera e' una pagnotta, una pagnotta.
Il "Padre Bianco" dice chi se ne frega,
contraccettivi e stupri, basta che prega.
Bambini di Calcutta o quarto mondo,
se avrete culo arriverete in fondo, in fondo.
Sirene, Sirene, Sirene, si, si, Sirene
Sirene, Sirene, sempre Sirene
che code lunghe, che corpi lucenti
trappole strane, storie indecenti
noi siamo fuori, noi siamo innocenti...
però, ad occhi aperti, non so se mi assolvo.
Sirene, Sirene, sempre Sirene,
che code lunghe, che corpi lucenti
sacchi di sabbia, storie indecenti
noi siamo fuori, noi siamo innocenti.
Sirene, Sirene, sempre Sirene
il cuore vi aspetta, è pronto coi denti.
Brivido
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Sufficienti e progettati così siamo quasi eccezionali,
il cuore batte in tempo reale, che ci fa commuovere.
Uno, dieci, cento anni quaggiù contro questa luna nera,
ci faremo luce da soli, ma soli lo siamo già.
Cerchiamo tutti un brivido, che abbiamo il cuore da liberare,
che abbiamo tutti un sogno al minimo ma se lo tocchi ti fa tremare.
Cerchiamo tutti un brivido, in fondo al pozzo dei desideri.
presi dai nostri limiti, non ci troviamo brividi veri
e andiamo giù, così, senza le ali, senza volare, andiamo giù.
Forse l'uomo di domani è così, con il sangue arcobaleno,
il pensiero è un pezzo di cielo, che poi non si spegne mai, che non si spegne mai.
Cerchiamo tutti un brivido in questo tempo livido siamo su un treno senza fermate.
Cerchiamo tutti un brivido, che abbiamo il cuore da liberare,
teniamo un sogno al minimo, se lo lasciamo ci fa volare
e siamo noi così, abbiamo un cuore con grandi ali.
Cerchiamo tutti un brivido, un sentimento da conservare,
teniamo un sogno al minimo se lo lasciamo ci fa volare, favolare.
Che abbiamo un sogno minimo, abbiamo un sogno con grandi ali
per volare, per volare, per volare.
Guardami le spalle
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V.Nocenzi)
Guardami le spalle mentre guardo il cielo.
Che di te io mi fido.
E' una notte perfetta così bianca e stretta ci si passa appena.
Prendimi le braccia come fossi un figlio.
Se lo fai io ci credo.
Come fossi tuo figlio a cui vuoi raccontare tutto il bene e il male.
Sarà il tempo che si fermerà all'orizzonte:
è un riflesso di luce perfetta come un diamante.
Guardami le spalle mentre guardo il cielo.
Se lo fai io ci credo.
Ogni notte un uomo vola via, ci prova
ma col cuore in gola.
Toccami sul petto, toccami la mano.
Io lo voglio davvero.
Il pensiero di te, in questa notte che c'è, che non passa.
Guardami le spalle mentre guardo il cielo.
Se lo fai io ci credo.
Sarà il tempo che si fermerà all'orizzonte,
è un riflesso di luce perfetta come un diamante.
Guardami le spalle mentre guardo il cielo
che di te mi fido,
ogni notte un uomo vola via, ci prova
ma col cuore in gola.
Spudorate (Pi-ppò)
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
L'ossido di carbonio mi strapazza i polmoni,
mi distrugge i colloni,
perso nei pantaloni, cosa fare di più,
pi-ppò pi-ppò.
E così faccio il pieno, faccio un pieno al veleno
e col sole va bene,
che mi fa tanto bene, dalla cintola in giù,
pi-ppò pi-ppò.
Ahhhhhhh, Spudorata
Ahhhhhhh, Spudorata.
Mi potrei fucilare, è un'azione esemplare,
ma mi manca il plotone,
quindi l'esecuzione me la faccio da me,
pi-ppò pi-ppò.
Senza un vero movente, quanto meno apparente,
mi ritrovo disfatto,
che somiglio ad un letto che l'amore non fa,
pi-ppò pi-ppò pi-ppò.
Ahhhhhhh, Spudorata
Ahhhhhhh, Spudorata.
Ahhh, come sono contento, come sono ma come sono,
dio come sono sgomento.
Ahhh, come sono con te, con te.
Fuorilegge nel cesso, la sinistra o la destra,
mi va bene lo stesso, il finale è uno stresso
che morire mi fa,
pi-ppò pi-ppò.
Immorale confesso, amo tutto di me,
solo in questo fracasso,
non rompetemi il tasso di godibilità,
pi-ppò pi-ppò pi-ppò.
Ahhhhhhh, Spudorata
Ahhhhhhh, Spudorata.
Ahhh, come sono contento, come sono ma come sono,
dio come sono sgomento.
Ahhh, come sono con te, con te.
Solo in questo fracasso,
non rompetemi il tasso di godibilità.
Bambino
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Guarda, guarda bambino
come sono, sono alti gli aeroplani.
Guarda, guarda lontano
quante stelle cadono giù,
grappoli di rose, nel silenzio veloce.
Senti, senti bambino
questa storia che non sa di pane,
che ti arriva nel cuore,
così lieve non fa rumore,
sparano lontano, è una pioggia di stelle.
Come si fa, ma come fanno gli angeli
a volare in un cielo rosso.
Stringimi forte ora, che non mi sento di scappare
questa è una notte vera.
Tu, dimmelo ancora,
tu dimmelo ancora,
tu stringimi ancora,
tu, ancora, ancora.
Come si fa, ma come fanno gli angeli
a volare in un cielo rosso.
Stringimi forte ora, che non mi sento di scappare
questa è una notte vera.
Tu, dimmelo ancora,
tu, dimmelo ancora,
tu, stringimi ancora,
tu, ancora, ancora.
Tremila (rock prove)
(musica: V. Nocenzi / testo: V. Nocenzi, F. Di Giacomo)
Dormi, c'è bassa marea stasera e non si naviga controvento
credimi.
Dormi, forse c'è chi ti dirà che avevamo grandi idee,
concluse mai.
Ma attento, quando cambia il vento, quelli senza idee per primi vanno a fondo,
tu ascoltami, non farti spegnere mai, accendi la testa ma
accendila tu.
Vedi, vedi anche il cielo sbanda come me, come noi,
come tanti.
Miti, sentimenti a zero, sono piccoli, non stanno in un pensiero.
Catturano, ti sembreranno emozioni, radio-bugie, certe fottute TV,
ma tu, se puoi non farti prendere.
Attento, quando cambia il vento, quelli senza idee per primi vanno a fondo,
provaci, vai sulla punta del cuore, e accendi il tuo cielo, che esiste davvero.
Dormi c'è bassa marea stasera e non si naviga controvento
credimi.
Guarda, guarda nel tremila, sali su, sulla punta dei piedi
e poi giurami che è vero quello che vedi, dimmi che è meglio, è molto meglio di ieri
di adesso, perché saprai difenderti
quando s'alzerà il vento
le tue idee vedrai ti salveranno.
Credici vai sulla punta del cuore e accendi il tuo cielo,
che esiste davvero.
Rimani fuori
(musica: V. Nocenzi / testo: V. Nocenzi, F. Di Giacomo)
Rimani fuori, non mi va di parlare, di nascondermi ancora,
rimani fuori e non dire che non è giusto, non mi dire va bene, stammi lontana,
ma poi cercami, con quegli occhi che sanno rubare il dolore,
cercami ancora e poi... rimani.
Rimani fuori, via da questo silenzio che ti fa stare male, stammi lontana,
però tu guardami: quando cerco sbagliando quello che poi non vale, è come perderti.
Rimani, rimani ancora, tu rimani qui, io sto dentro le tue scarpe, senza rumore,
senza paure, rimani qui, fino all'alba che verrà.
Cercami, con quegli occhi che sanno rubare il dolore, rimani ancora qui.
Guardami, quando cerco sbagliando quello che poi non vale, è come perderti.
Rimani, rimani ancora, senza rumore, dentro l'alba che verrà.
Mister Rabbit
(musica: V. Nocenzi / testo: V. Nocenzi, B. Cova, F. Di Giacomo)
Rabbit, mister rabbit, rabbit cosa fai. Rabbit , mister rabbit, rabbit vedrai, vedrai.
Attento al mattino, ha l'oro in bocca, in bocca di chi? Del sole? Della rugiada?
Del sole che non c'è, dei pescecani con la mascella. Hey mister rabbit che fai?
Fai ancora lo strozzino, hai sempre scelto in tempo il tempo, per colpire chi non ce la fa.
Ma perchè te ne vai a testa bassa, venderesti anche tua madre o già lo fai,
hai le orecchie d'oro lunghe quanto basta per sentire chi sta sotto, e te lo fai.
Rabbit, mister rabbit, rabbit cosa fai Rabbit , mister rabbit, rabbit vedrai, vedrai.
Attento al domani che non si tocca, come un albero io,
anch'io, ho un'ombra chiara come l'aria di mattina,
che non si appoggia, non ci sta sulla tua faccia.
Hey mister rabbit che fai? Vendi ancora la tua "robetta",
non hai capito in tempo il tempo, il silenzio che aspetta senza fretta.
Rabbit, mister rabbit, rabbit cosa fai.
Rabbit , mister rabbit, rabbit vedrai, vedrai. Rabbit, mister rabbit, rabbit cosa fai.
Rabbit , mister rabbit, rabbit vedrai, vedrai.
Magari che (gargarismo)
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
Guardami, guardami, guardami di più oltre l'istinto, quanta anima, anima, anima.
Cercala, cercala, cercala se c'è, sotto un ritardo del cuore
deserto tocca l'anima, anima, anima.
Magari che ci fosse l'anima, in questo tempo di caucciù,
pieno di uomini e di nuvole come noi.
Prendimi, prendimi siamo uguali a noi, io e te sorella quanta anima, anima ,anima.
Toccala, toccala provami che c'è, io e te sorella, né cielo né terra,
siamo anima, anima, anima.
Magari che ci fosse l'anima, in questo minimo che c'è,
con un bastone dietro a un angolo che aspetta me, magari te.
Sta in chi ti grida in mezzo al traffico "che bella musica che fai",
sta nelle idee che si ribellano, che ti cambiano.
Ci sono quelli che perdono, ma che non si perdono, imperfetti, indistruttibili,
costretti a essere liberi, sai che cosa c'è?
Hanno una specie d'anima, che è sacra come raggi di sole.
Magari che ci fosse l'anima, sta in una mano quando c'è,
sta in chi sparisce in fondo a un attimo anche se un angelo davvero, davvero non è.
Magari che ci fosse l'anima, in mezzo al minimo che c'è,
sta in questa specie di giocattolo che siamo noi.
Tirami una rete
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)
E' incredibile restare a terra con le ali sgonfie in salita scattano avanti e tu che non ce la fai.
E invece no, sto come sto, ma ho tanta vita da fare come sto.
Ma l'uomo che ha paura fa di tutto, adora piccoli dei, fa di più,
chiama amore una suggestione o che.
E allora no, sto come sto, c'è tanta vita da fare come sto.
Sto come sto, cerco l'azzurro dei gesti, come i tuoi.
Tirami una rete e non lasciarmi andare che sto dove sto.
Non farmi cadere perché si può cadere di più, fossi in te rischierei. Mi potrei schiantare
come un aquilone, quando il vento non c'è, ma tu fammi atterrare
senza farmi male che puoi, io ti benedirei.
Solo come tanti è normale quasi mortale, anche un atleta sbaglia gare importanti
questo lo sai? Mi senti o no? Sto come sto, nel rosso delle parole quelle tue.
Tirami una rete e non lasciarmi andare che non so dove sto.
Non farmi cadere che c'è molto di più, c'è di più, fossi in te rischierei.
Mi potrei schiantare come un aquilone quando il vento non c'è,
ma tu fammi atterrare senza farmi male che puoi, fossi in te rischierei.
Fammi riposare gli occhi su di te tutto il tempo che c'è, ma tirami una rete
con tutta la vita che sei, io ti benedirei.
Nudo
(musica: V. Nocenzi / testo: V. Nocenzi, F. Di Giacomo)
Parte I
Hai mai visto un uomo di spalle?
Un uomo di spalle?
Hai mai visto un uomo di spalle?
Basta un niente per farne un bersaglio
colpirlo e affondarlo
basta un niente per farne un bersaglio.
Misurandogli il passo giudicare com'è
giudicare com'è, che farà.
L'hai mai visto un uomo di faccia
lo sguardo che ha
l'hai mai visto quell'uomo di faccia.
Vedi lo sguardo che c'è negli uomini!
Lo sguardo che c'è negli uomini
segui lo sguardo che c è negli uomini.
Parte II
Prima o poi un pensiero arriverà a portarmi via
come un angelo nero mi confesserà che il cielo è un sasso.
Siamo stati e saremo parole e gesti nel battito del cuore.
Ma il giorno vero quello non arriva mai,
ma arriverà, arriverà come una foglia
che non cade giù, che non si pente,
ma va più in su e buca il cielo,
ogni storia è a sé, Dio che ne sa:
Se Dio credesse in me,
se Dio credesse in me.
L'angelo nero è dentro, è la tua libertà
che non finisce mai, è libertà.
Liberiamoci tutti da troppa ingenuità, per una volta,
dal vuoto luminoso della stupidità, è un bacio avvelenato.
Se Dio credesse in me,
se Dio credesse in me.
Parte III
C'è chi inventerà la comprensione, la tenerezza,
la fine del dolore, per me e per te, per chi ci sarà,
ma quanto manca.
E il giorno vero qual'è, cosa sarà, non arriva mai
ma arriverà per chi ci sarà, e sarà come una pioggia che
non cade giù, che non si perde, ma va più in su e inonda il cielo.
Ogni storia è a sé, Dio che ne sa:
Se Dio credesse in me, magari un'attimo,
sarei santissimo se Dio credesse in me.
Sarei fortissimo, se Dio credesse in me!
Il giorno è sempre pieno, è ancora troppo pieno,
il giorno è pieno di semafori rossi.
C'e chi l'inferno se l'è fatto già, c'è chi si salva come può,
ma quanto manca!
Diamo un paio d'ali ai brutti che i belli volano già, la Tua
giustizia è un dubbio, è una probabilità, è pane quotidiano.
Se Dio credesse in me magari un'attimo
sarei santissimo, se Dio credesse in me.
Se fosse come me, magari un'attimo
sarei grandissimo, se Dio credesse in me!