sabato 27 dicembre 2014

AUGURI a Gianni Nocenzi (Marino, 27 dicembre 1952)






Gianni Nocenzi a "Popular"

 Tgcom ha incontrato l'artista

Il nostro ospite questa settimana a "Popular" è Gianni Nocenzi, il pianista e tastierista che fu, con il fratello Vittorio, fondatore del "Banco Del Mutuo Soccorso", gruppo di punta del "Progressive" italiano. Il suono del suo pianoforte si ricorda ancora in brani memorabili come "750.000 Anni Fa.. L'Amore" o "RIP".

Dopo l'uscita dal gruppo Nocenzi ha intrapreso una strada particolarmente interessante che, come vedremo tra poco, lo ha portato a fare musica per il puro piacere di farla ed offrirla, quando possibile, alla fruizione del pubblico.

E' un grande piacere poter ospitare il musicista che ha voluto concedere un'intervista, rompendo un lungo silenzio con i mezzi di informazione.

Gianni negli ultimi anni hai viaggiato molto, cosa è successo?
Il mio viaggiare tra Stati Uniti, Giappone ed Europa è dovuto principalmente alla ricerca che continuo a fare da alcuni anni sull'aspetto tecnologico della musica, in particolare sui mezzi di produzione dell'audio, una passione nata molti anni fa, dal momento che a me interessava avere con la musica un approccio simile a quello che avevano i pittori, quando artigianalmente creavano con le loro mani non soltanto i quadri, ma anche i colori.
La mia ricerca non riguarda la solo la registrazione vera e propria, ma anche la creazione dei suoni anche sfruttando il grande impulso che nell'ultimo ventennio si è avuto grazie al digitale; per quanto mi riguarda quello della ricerca timbrica è stato sempre un punto molto importante nel discorso compositivo.
Questo avveniva anche ai tempi del Banco, quando, nonostante la poca tecnologia disponibile, usavamo già creare suoni particolari, che venivano poi organizzati e utilizzati per i dischi. Oggi sto portando avanti questa ricerca, che mi porta a partecipare spesso anche ad eventi come: fiere, convegni e seminari. La tecnologia a mio avviso può dire qualcosa di nuovo proprio per il timbro e il colore del suono.

Questa ricerca particolare del timbro quindi esisteva già agli inizi della tua attività...
Sì, ad esempio con il Banco filtravamo il mio clarinetto con il Minimoog di Vittorio o addirittura ne "Il Giardino Del Mago" lo stesso strumento veniva filtrato dal wha wha (distorsore che di solito si usa per la chitarra), come dire il suono di Jimi Hendrix applicato a uno strumento di liuteria come è appunto il clarinetto. Sono stato sempre catturato dall'interesse per il "colore" del suono, non solo come veste superficiale della melodia, ma come parte sostanziale della stessa. Una delle caratteristiche del suono del Banco è stata quella di avere due tastiere: un pianoforte e un organo Hammond, con la presenza nella band della doppia tastiera c'è stata una quasi automatica predisposizione per un linguaggio più complesso di quello che può venire in una formazione rock classica. Il mio background era classico e così anche quello di Vittorio che era allievo di Diego Carpitella, Rodolfo che veniva dal jazz e Francesco dal blues, una miscellanea che ha portato all'originalità del Banco e della sua musica.

Cosa rappresenta per te oggi la musica e qual è il tuo rapporto con il pubblico? 
La musica per me è fondamentale e la uso anche per arricchirmi interiormente. Il rapporto con il pubblico è determinante per il musicista: l'ultima volta che ho suonato il Italia risale ormai a 5 anni fa in occasione del 30esimo anniversario di attività del Banco a Roma è stata una serata fantastica e commovente; il pubblico era attentissimo migliaia di persone presenti che ci seguivano con grande attenzione e maturità. Nei "pianissimo" con il piano si sentiva un grande silenzio. Ultimamente ho fatto un concerto in Giappone con musicisti di questo paese, nel corso di un importante festival con un quartetto d'archi: io ho usato il pianoforte è stata una bella esperienza, che mi piacerebbe ripetere anche in altri paesi. 
Per me la musica è veramente una cosa seria che può portarci a vivere meglio, dal momento che a mio avviso  stiamo vivendo in una società dove l'occhio prevarica l'orecchio ed in ogni caso trovo che non si possa ridurre la musica a una sorta di semplice "tappezzeria sonora" del quotidiano.
8 febbraio 2008
Giancarlo Bastianelli

mercoledì 12 novembre 2014

"Quando la musica ha un'anima vera scavalca tempi e momenti"

Il Banco del Mutuo Soccorso torna sul palcoscenico con un nuovo concerto dalla formula inusuale, dove energia e poesia, rock e parole si fonderanno in un'unica dimensione.
Sabato 6 dicembre alle ore 21.00
Gran Teatro Roma
Piazza Sandro Ciotti, 00188 Roma

lunedì 22 settembre 2014

UN'IDEA CHE NON PUOI FERMARE... DOPO SETTE MESI DI SILENZIO





DOPO SETTE MESI DI SILENZIO

“Quando la musica ha un'anima vera scavalca tempi e momenti” (inviata da un fan il 22 febbraio 2014, h 3.14 all'indomani della scomparsa di Francesco Di Giacomo voce storica della band).
Il Banco torna ad incontrare i media dopo sette mesi di silenzio. Il tempo necessario per uscire dalla dimensione più intima del dolore ed essere pronti a rilasciare le prime dichiarazioni ufficiali attese da migliaia di fans e lo fa in occasione della pubblicazione di un nuovo lavoro, ideato e diretto da Vittorio Nocenzi, in doppio CD e triplo vinile:



“UN'IDEA CHE NON PUOI FERMARE”
Più che un disco, questa è un'opera che da una parte vuole essere tributo, dall'altra pietra miliare di un cammino nuovo. “Un'idea che non puoi fermare” dice con forza che il Banco non può non esserci. Anzi, la band romana “rilancia” la propria sfida con 50 minuti di registrazioni inedite, innovative, fuori dagli schemi e 18 brani live tra i più coinvolgenti del suo ricchissimo repertorio. Il brindisi più alto che si poteva dedicare ad un artista come Francesco Di Giacomo: far proseguire a vivere il suo talento, non solo attraverso il canto, ma soprattutto attraverso i suoi versi. Tutto ciò è sintetizzato in queste nuove tracce, i cui protagonisti sono:
  •  il nucleo storico del Banco Vittorio Nocenzi, Francesco Di Giacomo, Rodolfo Maltese;
  •  i musicisti che ne accompagnano da anni le performance live Tiziano Ricci, FilippoMarcheggiani, Maurizio Masi, Alessandro Papotto, oltre a Nicola Di Già e al primo batterista del Bms, Pierluigi Calderoni;
  •  alcuni tra i più importanti attori italiani: Giuseppe Cederna, Giuliana De Sio, AlessandroHaber, Valerio Mastandrea, Moni Ovadia, Rocco Papaleo, Toni Servillo, Franca Valeri.
Il Banco del mutuo soccorso non è mai stato semplicemente una rock band, ma piuttosto un'idea, l'idea di pensare la musica come “arte totale”, quando il suono diventa immagine, le parole si trasformano in note, il gesto diventa scena. E questa idea non si vuole fermare. Non si può fermare. Vittorio Nocenzi ha così concepito un'opera che travalica la raccolta di repertorio e ne fa alchimia di sintesi tra rock, avanguardia, teatro classico, divertissement, recital, canzone, minimalismo, progressive, sceneggiatura cinematografica, improvvisazione, performance live e tanto, tantissimo altro.
Una scatola piena di musica da vedere e di immagini da ascoltare.
E ce n'è anche per gli audiofili: queste impeccabili registrazioni vanno ascoltate a volume sostenuto per apprezzarne gli accuratissimi missaggi e il mastering eseguito senza l'utilizzo di compressori e limitatori, lasciando ai suoni dinamiche ampie e frequenze originali.
“Un'idea che non puoi fermare” è prodotto da Giancarlo Amendola per la KONING Tour Edizioni musicali e Produzioni discografiche s.r.l., su licenza SONY Music Entertainment s.p.a..

LA BANCO FACTORY
La sintesi del futuro del Banco del mutuo soccorso si chiama Banco Factory, officina creativa di talenti a sostegno di una visione artistica globale. Da anni impegnato nel coinvolgere i giovani in progetti artistici ad ampio respiro, Vittorio accarezzava l'idea da tempo. Oggi la Banco Factory è realtà: nuovo incubatore di creatività, sbocco di idee che nascono dal pensiero incontaminato e libero. Co-fondata e diretta da Mario Valerio Nocenzi, la Factory ha già iniziato a fornire la sua linfa innovativa a partire dagli spunti di ambientazione per le musiche inedite dei recitati e dall'individuazione dei migliori interpreti per dar voce ai testi di Di Giacomo.
Inoltre ha attivato la gestione dinamica dei canali web (youtube, la pagina ufficiale di facebook, istagram, twitter) come spazio vitale di confronto e di condivisione della band con il pubblico e ha realizzato nuovi preziosi contributi video che, a partire da oggi, sono disponibili sul canale youtube del Banco. Ed è solo l'inizio.

LA NUOVA OPERA INEDITA: “ORLANDO”
9 Gennaio 2014, Genzano di Roma. Michelangelo, il figlio più giovane di Vittorio, invita Francesco per fargli ascoltare sue musiche inedite ispirate all'Orlando furioso. Francesco, dopo aver ascoltato i brani, gli risponde:- Ah pisché, so' pezzi forti... mo' però nun te montà la testa!-. Si gira e dice a Vittorio: - Questo deve essere il prossimo lavoro del Banco. -
La scomparsa di Francesco ha dato alla Factory una determinazione straordinaria a proseguire quel cammino, un'urgenza comunicativa e contagiosa. E nell'”Orlando” essa apporterà tutto il suo contributo creativo. Sotto la direzione artistica di Vittorio, inizierà a breve una intensa selezione delle voci legate a ciascun personaggio dell'opera, indispensabile per raccontare gli amori, gli eroismi, l'ironia del mito ariostesco. Quarant'anni dopo il primo volo dell'Ipprogrifo nel “Salvadanaio” (1972), “Orlando” sarà il nuovo grande lavoro del Banco dove passato e futuro batteranno lo stesso tempo.

I PROSSIMI CONCERTI
I concerti che il Banco porterà in scena nel 2014 saranno davvero occasioni “speciali”. Sul palco sarà eseguito il repertorio classico del Bms in una formula inusuale ma estremamente coinvolgente laddove, in assenza del canto, energia e poesia, rock e parole si fonderanno in un'unica dimensione. Infatti ai brani strumentali si alternerà la recitazione dei testi di “Un'idea che non puoi fermare”, per dare vita a più di due ore intense di musica e versi. Alla formazione live storica del Banco, si aggiungeranno altri musicisti che amplieranno il già potente organico della band, in un intreccio di chiaroscuri fra brani di dirompente ritmicità e melodie liriche ed evocative.
Successivamente, nel 2015, le voci dei personaggi di “Orlando” seguiranno le peregrinazioni live della band romana. E insieme a loro i concerti si arricchiranno di ulteriori sonorità e suggestioni. Un organico variabile intorno al nucleo della band storica. Un palcoscenico dove vocalità e strumenti fonderanno insieme i brani mitici e quelli futuri del Banco del mutuo soccorso. Così ogni tappa live diventerà davvero un evento unico. E c'è da scommettere che, con queste premesse il percorso sarà ancora molto lungo.